Settembre: l’ estate attesa

Settembre è arrivato con la sua luce, le sue aurore e i suoi tramonti, timido e attento come uno scolaro di altri tempi. Siamo già al 20 giorno e a me sembra di essere tornata alle stagioni di una volta, quando, a settembre, il mare offriva a noi tutti la possibilità di fare il bagno, di camminare sul bagnasciuga, di stare sotto l’ombrellone, di godere della brezza al mattino e nell’ora del tramonto. Tempo passato…. penseranno i miei lettori, ma una affermazione ricorrente recita “si stava meglio quando si stava peggio“. In verità la vita vissuta, piena di semplicità, di avvenimenti che coinvolgevano le famiglie, ritorna alla mia mente, anche se ero un’adolescente inquieta e desiderosa di conoscere e di “fare“, quando i più grandi. mi suggerivano di pensare ad “essere” e poi al “fare“. Nel tempo, ho iniziato a capire e a riflettere sui vari problemi dell’esistenza. specie quando mia madre, convinta, affermava “vita amara” dopo aver notato come le situazioni difficili di alcune famiglie bisognose, la coinvolgessero e la portassero a offrire il suo modesto aiuto.Oggi, con gli anni che mi ritrovo addosso, con i disagi della cosidetta “terza età“, sono convinta che la bontà e la capacità di ascolto, il condividere con gli altri il mio pensiero, mi aiuta ad accettare la vita, che mi rende “diversamente giovane” senza alcuna fatica.

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Nella Cusumano

Amo scrivere poesie e racconti, a parte le ricette antiche della cucina siciliana che amo in particolare perché sono sempre vissuta qui e nata per caso nel Friuli.

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