Negli anni della mia prima giovinezza rimanevo impressionata dinanzi alle foto dei mutilatini di Don Gnocchi, ragazzi privi di una gamba o di un braccio a causa dell’esplosione di bombe nascoste nei luoghi, protagonisti della seconda guerra mondiale. Un filmato trasmesso in televisione, pochi anni orsono, mi faceva conoscere ancora meglio la vita e l’operato di Don Carlo Gnocchi.
Non intendo mescolare sacro e profano, ma ripensando alla frattura del mio piede e osservando la mia gamba sinistra che a volte si irrigidisce come fosse di legno… mi torna in mente la storia di Pietro nemico di Topolino ricordato in questi giorni per i suoi 90 anni.
Qualcuno dei miei lettori conosce anche il più antico avversario di Topolino, Pietro gamba di legno, bullo del quartiere dove abitava, scagnozzo di Silvestro lupo che riusciva a coinvolgerlo nelle sue losche trame. Pietro diventò nel tempo un ladruncolo rammollito, preso dall’amore per la sua colombella Trudy, più che dalla smania di fare del male a Topolino….Immaginate come sarebbe stata la sua vita se fosse diventato amico di Topolino? Lavorando con la fantasia si può pensare ad un’amicizia dei due, quando diventati anziani, riuscivano a vivere serenamente.
Accade anche ad alcuni esseri umani, che nel tempo vorrebbero farsi amici di persone ividiate e considerate nemiche senza ragione. La malvagità umana sembra più forte della correttezza, ma “ il tempo è galantuomo”, diceva Totò….perché rende giustizia alle persone oneste.