10 luglio Santa Felicita

Oggi ricordo il compleanno di mia madre, che da decenni ha lasciato questo nostro mondo e di certo vive in un mondo  migliore.  Al caro Michele e ai nipoti diceva di Santa Felicita martire e forse ne raccontava la storia. La sua grande fede la sosteneva e a confortava, tanto da destare stupore in quanti la conoscevano per il suo vissuto di donna impegnata in politica e nel sociale, combattiva e loquace, amica della povera gente che aiutava in tutti i modi. Molte persone che incontro, se ritorno nella piccola città della mia infanzia, mi parlano di lei, delle preghiere che diffondeva come terziaria domenicana, delle tradizioni religiose che riferiva a noi e ai nipoti, cresciuti dalla sua dedizione e dalla sua grande e rigorosa maniera di educare.

Rileggo le sue lettere inviatemi quando vivevo in collegio e mi accorgo della sua tenerezza mai palesata, della sua ansia per la mia vita, per ogni esame da sostenere durante gli anni universitari. Profondo il senso dell’amicizia che sentiva per  molte persone, che si ricordavano di lei il giorno 8 dicembre, per il suo onomastico, e le telefonavano da ogni parte della nostra Sicilia. Tutti i familiari e dicevamo :”Sei molto gettonata e molte persone non lasciano in pace il  telefono…”

Allora non esistevano i cellulari e le tante diavolerie in uso ai giorni nostri e credete, miei cari lettori, la nostra vita scorreva serena e ricca di affetti, lungi dalle pretese eccessive, proprie di molti giovani di questa  epoca disorientata e immersa nel conformismo e nello spreco del loro miglior tempo, da vivere intensamente e consapevolmente.