Luglio, con il bene che ti voglio

Nei lontani anni ’60 e precisamente  nel 1968, Riccardo Del Turco cantava “ luglio col bene che ti voglio ” e proponeva i temi dell’attesa, del mare e dell’amore. Le note di quella canzone mi tornano alla mente nitide e squillanti e mi portano idietro nel tempo. Rivedo la spiaggia di Seccagrande, vicinissima a Ribera, perché la frequentavo quando la piccola Giusy  veniva portata al mare e si vedeva coccolata da noi tutti, nonostante la difficoltà di accesso al mare a causa dei sassi di ogni dimensione che popolavano la spiaggia, priva di sabbia, almeno a quei tempi.

Molte amiche frequentavano quel luogo per mancanza di altro. La nostra amica Carmela amava tanto portare il suo canotto in alto mare, ma noi non potevamo essere  sempre con lei, perché il tempo giusto per rimanere era legato ai nostri impegni familiari.

Le note della canzone,  provenienti da una sorta di bar-chalet, giungevano alle nostre orecchie insieme ad altri motivi che non sto ad elencare.

Allora installavamo sulla spiaggia un grande ombrellone di tela verde, che veniva corredato di un grande telo , facile ad agganciarsi e a togliersi a secondo delle nostre esigenze. Mio padre era con noi ed era contento di portare al mare la piccola. Non ho più visto simili attrezzature per il mare, ma negli anni ’60 esistevano.

Il mare era quasi libero dai sassi e consentiva un bagno ristoratore anche alla nostra Giusy che si divertiva a tuffarsi una piccola piscina portatile, riempita di tanta acqua marina. Così l’onda dei ricordi mi fa vivere questi giorni di luglio, già arrivato a metà percorso, per mia consolazione, dato che non mi è possibile stare al mare e sulla spiaggia, almeno per ora. Aspetto giorni  migliori e lo spero tanto.

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Nella Cusumano

Amo scrivere poesie e racconti, a parte le ricette antiche della cucina siciliana che amo in particolare perché sono sempre vissuta qui e nata per caso nel Friuli.

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